Incredibili somiglianze tra il mondo MACROSCOPICO dei fenomeni celesti e quello MICROSCOPICO della sinterizzazione

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17 Aprile 2019

E’ impressionante la similarità tra i risultati di due processi che avvengono a scale dimensionali tanto differenti!

Attualmente gli astrofisici sono impegnati nella formulazione di ipotesi sulla formazione del corpo celeste noto come Ultima Thule (etimologicamente “il posto più distante del mondo mai esplorato”).

Chissà se tenere presente i fenomeni di sinterizzazione tipici della Metallurgia delle Polveri, come quelli che avvengono anche nella produzione del metallo duro, non li possa aiutare!

La scoperta

Il 1 Gennaio 2019 la sonda interplanetaria statunitense New Horizons ha raggiunto il corpo celeste più lontano (ca. 6.5 miliardi di chilometri dalla Terra) mai avvicinato da un prodotto della nostra tecnologia, esaminandolo da una distanza di ca. 3.500 Km. Questo corpo, il cui nome ufficiale è 2014 MU69, ma che è comunemente noto come Ultima Thule, appartiene alla fascia di Kuiper, che si estende dopo l’orbita di Nettuno e di cui fa parte anche Plutone, fino a non molto tempo fa considerato un pianeta.

Le incredibili foto scattate ad una distanza di circa 27.000 chilometri

Immagini di Ultima Thule sono state inviate dagli strumenti di New Horizons e pubblicate su tutti i mezzi di comunicazione nel mondo, destando curiosità ed interesse.

Ultima Thule è classificato come planetesimo. I planetesimi sono oggetti rocciosi primordiali il cui studio è mirato a comprendere i meccanismi di formazione dei pianeti e del Sistema Solare.

La forma dell’oggetto è molto particolare (fig. 1a): è costituito da due lobi di dimensione stimata pari a circa 35 Km, inizialmente apparsi quasi sferici e risultati solo successivamente, grazie a nuove immagini e ricostruzioni, di forma schiacciata (http://pluto.jhuapl.edu/Galleries/Featured-Images/image.php?page=1&gallery_id=2&image_id=590).

Fig. 1a: Ultima Thule (2014 MU69)
Fig. 1a: Ultima Thule (2014 MU69)

L’aspetto di Ultima Thule suggerisce che il planetesimo si sia formato dall’impatto di due corpi separati.

Analogia

E’ curioso come il processo abbia prodotto un collarino, simile a quello che si forma durante la sinterizzazione allo stato solido di particelle metalliche microscopiche (fig. 1b), che sono un miliardo di volte più piccole di Ultima Thule.

Fig. 1b: Sinterizzazione di polveri metalliche
Fig. 1b: Sinterizzazione di polveri metalliche

La sinterizzazione

La sinterizzazione è un processo di saldatura fra particelle, per effetto di fenomeni che avvengono ad elevata temperatura. In particolare, nel caso della sinterizzazione allo stato solido, si tratta di fenomeni di diffusione di atomi che si spostano, mossi dalla tendenza spontanea di ogni sistema a raggiungere un equilibrio a livelli inferiori di energia (lo stesso fenomeno per cui gli oggetti ferromagnetici si spostano in un campo magnetico, o “cadono” in un campo gravitazionale).

Ai nostri specialisti nella sinterizzazione questa somiglianza di forme e di processi non è passata inosservata ed ha destato grande curiosità. Vedremo a quali conclusioni arriveranno gli astrofisici!

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